
Dopo il bacio, dall’ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d’estate
all’alba
su sconfinate
distese di grano.
E il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.
*
L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
Grande poetessa del Novecento
….particolare dolcezza, in questo brano, nel suo racchiudere attimi indimenticabili, e romantici, dediti a una grande gioia interiore…
Poesia apprezzata
La Pozzi è stata una grande
Sempre bello leggerla
sì
..io ero piana.. come un lago.
e tu di laghi te ne intendi
😊.. non ci so camminare però 😔
applicati
Splendida nella sua dolcezza e sensibilità. Il suo animo si rispecchia nei suoi versi colmi, sempre della sua fertile interiorità.
ti ringrazio
Vien voglia di smettere di provare a scrivere, quando ci si sofferma davanti a certi scrigni!
a me accade il contrario, viene voglia di leggere e rileggere
ma che bella bella bella… sempre!
sì