
Quando sarò vecchia mi vestirò di viola
con un cappello rosso che non si intona e non mi sta bene.
Spenderò la mia pensione in brandy, in guanti estivi
e sandali di raso, e poi dirò che non abbiamo soldi per il burro.
E mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca
e arrafferò gli assaggi nei negozi e premerò i campanelli degli allarmi
e farò scorrere il mio bastone lungo tutte le inferriate
e compenserò la sobrietà della mia gioventù.
Uscirò in pantofole sotto la pioggia
e raccoglierò i fiori nei giardini degli altri
e imparerò a sputare.
*
L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
Grande voce della poesia britannica
Quando la poetessa sarà vecchia, non seguirà più le regole del bon ton che, rendono la vita come una lezione noiosa da seguire scevra di slanci e di naturalezza. In quei momenti trasgredirà tutte le regole non scritte che rendono la vita amorfa. Finalmente potrà vivere all’insegna della spontaneità e non avrà remore nel praticare tutti gl’infimi desideri che desidererà seguire. Una bella botta di vita. Ottima!
sì e con molto sarcasmo
….quella linea severa seguita nel corso della vita, si annulla completamente nella tarda età …è allora che si andrà completamente “a briglie sciolte” per realizzare i desideri più nascosti…
Versi apprezzati
mi fa molto piacere, ciao
brava. Io no. Per via dell’ascendente Bilancia, mica pe’ altro!
(versi simpaticissimi!)
buoni sì
Simpatica la poetessa!
e arzilla