
Tutto sta saldo, attaccato forte. Tutte queste piante vivono, diventano grandi.
I rami crescono a caso nel tronco eppure obbediscono a voleri precisi, perché si allargheranno così e non di più, tanto per dare a quell’albero la fisionomia che lo farà conoscere. Ognuno ha un suo ritmo come tutte le creature del mondo. Bisogna essere quel ritmo, quella creatura e non diventare un’altra cosa.
C’è una parte dell’albero che non prenderà mai il sole e in quel posto crescono i licheni e certe piantine di velluto che ne ammorbidiscono la consistenza. Lo sguardo del sole indurisce.
Credo che i tronchi degli alberi sono rotondi perché l’aria li tocca da tutte le parti.
Quando si taglia un albero grande avviene questo: che il nutrimento che veniva dalla terra non verrà più e l’albero morirà, ma quello che era già in cammino arriverà fino alle più lontane foglie, come un trenino che ormai sia partito.
L’ultimo convoglio salirà lungo il tronco impiccolendosi fino a perdersi in un soffio.
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L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
Genio italiano, più conosciuto come pittore.
….nello stupore d’un susseguirsi, d’eventi preordinati, nella magnificenza della natura…
Testo molto apprezzato.
un esempio enorme di prosa poetica
La natura e le sue meravigliose fusioni che agiscono in perfezione in ogni ambito in cui viene chiamata a donare la sua linfa. Affascinante la storia degli alberi che con la grazia della poesia, ci racconta le storie fantastiche della vita degli alberi, delle piantine e dei licheni. E’ una bellezza leggere questa prosa poetica che, mi ha attirato nella sua magia. Ottima!
occhi e cuore sanno ben elaborare quel che vedono
grande!
Se poi si pensa che è morto che non aveva trent’anni!
Eh… altre categorie!
decisamente
👍