
Ricordo Pier Luigi Bersani votare a testa bassa la legge fornero, e dichiararsi orgoglioso di avere fatto dell’Enel (bene comune) uno “spezzatino”. La santa vergine giorgina merdoni e tutta la fauna a essa vicina votare in parlamento, in una giornata peggiore dell’8 settembre 1943, ruby rubacuori nipote di Mubarak per salvare il culo flaccido du zì silvio. Tra le sue mille gag ricordo il belloscone baciare devotamente le mani a gheddafi. Ricordo l’eurosgamatura di servino al parlamento europeo, quando fu apostrofato dal deputato socialista Tarabella con queste parole: “collega Salvini, è una vergogna sentirvi in aula. […] Sei solo in Tv e mai in aula, mai in riunione per lavorare… è una vergona, sei un fannullone!”. Ricordo la promessa del panzone di rignano di ritirarsi dalla politica attiva in caso di sconfitta al referendum da lui promosso per la manomissione della Costituzione. Ricordo ciccio calenda fare lo sborone per aver preso il 17% alle comunali di Roma per poi mantenere il ben remunerato seggio al parlamento europeo eletto col piddì. A proposito di piddì… beh, sarebbe peggio che sparare sulla croce rossa. Ricordo fifì dimaio mentre sputtanava i politici voltagabbana, salvo poi voltare gabbana pure lui, per non parlare di tutte le minchiate dei suoi ex colleghi di partito. Il 25 settembre andrò a votare e mi ricorderò bene di tutte queste porcherie.
Farai,caro Flavio, come il materano personaggio di Verdone? Al seggio, dopo avere accaldatamente enumerato alcune disavventure capitategli al ritorno in Italia per prendere parte al voto,porge la scheda segnata con rabbia al Presidente e conclude dicendo: “Sapete che ve dico? Sapete che ve dico? Annate a pijiavvela ‘n culu tutti quanti”.
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grossomodo
Ah ci andrai ?!?
sì, voglio far soffrire giorgina merdoni
Contento te che ci credi
anche solo un pochino
sì, però in privato me lo dici pe’ chi voti? No, così… pe’ sape’.
Che mica l’ho capito!
beh, to ò farò sapé
ce conto.
contece