
Sui volti oscillano le lampade,
le ragazze appoggiate ai baracconi
guardano oltre i vetri,
gonfie le labbra, i grandi occhi incerti.
Gli uomini sparano spavaldi;
fingono esse un entusiasmo
vecchio come il mondo,
applaudono con le mani
morsicate dal gelo.
Sulla giostra i bambini
girano con spavento,
non possono afferrare
la felicità che fugge.
Entro umide gabbie gli orsi, simili
a misteriosi uomini impazienti,
pregano nella notte
fiutando oscuri venti.
Una donna siede a un tavolino
con la pistola; il bersaglio
gira in eterno, pallido, graffiando:
scuote le chiome agli alberi.
*
L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media. Pier Carlo Lavae ha commentato:
La ricchezza nella poesia di Roberto Roversi
Una bella descrizione delle giostre con i tirassegni e le gabbie degli animali che, tutti abbiamo frequentato nell’infanzie e nella giovinezza. Era piacevole muoversi con gli amici in mezzo alla gente. Si era spensierati e, inconsciamente, si rincorreva la felicita. Notevole poesia per le nitide immagini che contiene.
sì, poesia molto ricca
….flash di momenti gioiosi, in un ludico ritrovo, ove trascorrere ore diverse
poesia di altissimo livello ciao Silvia e grazie
grande poeta e grande collaboratore di Lucio per album memorabili (!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
senza dubbio