
Le ceneri di Amleto
giacciono sotto archivi assai lontani
un tempo ebbri di luce
dove i surrealisti trascinarono nubi
appese a un filo d’aquilone,
rivorrebbero gioia
e il recesso dall’infelicità, i vecchi seccano
per disamore non fanno altro;
anche questa mattina tutto è dimenticato
dell’oscurità vagina avvolgente,
la lontananza dal sole
rende tutto più chiaro alle lucertole:
basta loro un raggio e si trasformano
in agili saltatrici di tombe.
*
Karanlıkla beraber doğar her şey
Burada intihar vardır.
Yeniden, hep yeniden.
Güzel bir gün. Günaydın.
İyi günler
Tutto viene allontanato e dimenticato. Nel tempo si sovrappongono stratificazioni di epoche diverse, man mano il passato viene coperto dall’ombra del tempo che, si fa sempre più intensa, rendendoci apatici e tristi. Chi dovrebbe tener viva la memoria è invecchiato o non è più su questa terra e, noi andiamo avanti a tentoni, trascinati in una vita che sembra non appartenerci più perché non ha la limpidezza del sole. Complimenti e buona giornata Flavio
buona giornata a te e grazie
… a volte basterebbe una piccola gioia, per risvegliarci dal torpore della vita, visto che siamo dimentichi d’antiche glorie, disperse nelle stagioni che avanzano, in modo plumbeo,,,
Plumbeo? Purtroppo sì. Buona giornata Silvia
sempre allegri qui, eh?
beh, come darti torto!
n’allegria…
Eh…
D’Amleto è importante che resti la ricerca della verità…buon pranzo, Flavio. Un componimento degno di nota.
Grazie Angela, buon pranzo anche a te