
quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia:
quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace:
quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire:
perché la donna non è cielo, è terra,
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente:
femmina penso, se penso l’umano:
la mia compagna, ti prendo per mano:
L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media. Pier Carlo Lavae ha commentato:
il talento di Sanguineti
Incantevole omaggio alla donna in questi versi armoniosi e musicali di splendida lettura.
Sanguineti è stato un grandissimo della poesia italiana
Bellissima!
sì
splendida!!!!!
confermo
…una speciale musicalità poetica, in questo piacevole brano, che lascia emergere, in accentuate sfumature, il valore dell’immagine femminile…
Buona giornata Silvia, grazie
ma che bella!
sì è molto bella