
Non imparo molto, sono un uomo
di poche migliorie. Il mio naso aspira ancora aria
in modo amatoriale. Le mie idee profonde
una volta erano giocattoli sul pavimento, li amo, ho leccato via
quasi tutta la vernice. Un bicchiere di whisky
è un sonaglio che non agito. Quando amo
una persona, un luogo, un oggetto, non ci vedo
nulla da argomentare.
Ho imparato parole, ho imparato parole: ma la metà
è morta per mancanza di esercizio. E quelle che uso
spesso mi guardano con uno sguardo che sussurra, Bugiardo.
Come ammiro gli edredoni che si gettano
con un anello preciso senza schizzi e la sula che all’improvviso
arpiona il mare ― Io sono un’uria
che si tuffa ancora
al vecchio modo conosciuto: mette sotto la testa
e vola basso.
L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media. Pier Carlo Lavae ha commentato:
I versi più che geniali del grande poeta scozzese
Spesso,i poeti sono degli iniziati e visionari nel senso più importante di quest’ultimo vocabolo. (Ma perché mi verrebbe di dire “vocabbolo”, una sgrammatica saputa ma voluta mettere lì per scherzo)?
puoi sempre usare il termine “termine” e terminare in bellezza
Sine! 🙃🖐️😀
….un dire poetico spontaneo, per rafforzare il proprio modo di intendere il cammino…
sì, e con un pizzico di umorismo che non guasta
Una poeta molto semplice nel modo di descriversi… perciò molto simpatico.
sì, è una scrittura vivace e briosa
Si.
Ancora un altro poeta da aggiungere alla mia lista di cose da leggere. Versi scritti nel modo più semplice. Come se fossi in una conversazione informale nel patio di casa tua. Un saluto, Flavio. Buon fine settimana.
Buon fine settimana a te Manuel, grazie
Por nada Flavio. Buen domingo.