Come sto?

Oscillando da un chiodo
rugginoso al sangue
mezzo crudo
uno sguardo al cielo,
mistico immaginario
l’azzurro è illusione
data ai cuori
perché battano meglio
e convoglino il rosso
fino al cervello.
Ultimate le domeniche d’agosto,
il denaro fuscello
scende a valle con sortilegio
e telefona in banca
per saper dov’è.
Come sto?
Reggo l’immagine
del mio restauratore.

22 pensieri su “Come sto?

  1. Oooh che vedo: la restaurazione dell’urlo!! Dell’urlo in banca, giù a valle per sapere come stiamo. L’estate sprecona è fuggita. Qualche illusione però è rimasta nell’azzurro di Munch e l’urlo resta a reggere l’immagine del restauratore. Felicissimo testo!

  2. non bisognerebbe mai sentirsi chiedere “come stai” perchè è occasione di rsiposta menzognera ( giusto la scappatoia per tagliare corto) , però un urlo lacerante a piena vocalità può essere esaustivo più di qualsiasi parola. E poi scarica la tensione.

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