seni ardenti sopra un letto di spine
il tempo addolora, lungo e stretto.
il Principe sfornò un sogno
in base al quale aumentò
la tassa sui ginocchi, gli innamorati
dovettero pagare ogni volta in cui
volevano la mano, la vita
da impegnare con chiunque, in chiesa
o al municipio, non al monte di pietà.
l’incasso fu molto alto inizialmente,
ma il mondo, col trascorrere del tempo
si vuotò, le anime gelarono,
fu allora un luogo ampio e freddo
c’è un pegno da pagare per tutto, anche per l’amore…versi che mi hanno evocato in parte la sventura di Paolo e Francesca. Buongiorno Flavio
Buongiorno a te Daniela, grazie
Di solito il conto lo paghi a te stesso
senza dubbio
Le calde unioni da sogno si pagano con l’ansia che un giorno gelino.
grazie per la tua lettura
Buona fine settimana!
anche a te Donatella
indovinata metafora (la tassa sull’amore) per mettere a fuoco l’incapacità di chi esercita il potere (direi quasi in dormiveglia) di fare delle scelta e prendere decisioni prevedendone gli effetti a lungo raggio: la tassa sull’amore e il mondo è vuoto e freddo
la politica è un eterno sondaggio, belli i tempi in cui in caso d’epidemia o altre traversie, i capi venivano fatti a pezzi come sacrificio agli dei
oggi vengono fatti a pezzi almeno in Italia in omaggio all’imbecillagine cupida (vedi oggi Conte e il governo
vedo, vedo
Esiste un forte legame in tutte le cose della vita, e il pegno da pagare è forte….incredibilmente anche in amore
Buon sabato Flavio
buon sabato a te, grazie
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