al suo debutto
ogni regola appare già vecchia,
astrusa come pensieri insistenti
d’amore verso chi si odia,
il riscaldamento brucia
il freddo però non si scalda,
sottoboschi intricati di orpelli
crepitano sotto passi pesanti
di idioti da tartufo
ogni giorno una buca,
la tagliola che c’é sotto,
la distorsione nell’ipotesi migliore:
sono stanco,
ho voglia di dormire
ma il gelo spezza il sonno fuscello;
una cimice, durissima, resiste
non teme rigore,
respira a lungo e con gioia
Respiriamo con gioia, perché il gelo passerà, spunteranno ancora i fiori. Ciao, buon sabato!
ciao Donatella. grazie!
soffoca l’incertezza che anima questo tempo e quotidianamente c’è un carico da somatizzare non indifferente…accumulando ci si satura, è inevitabile. Concedersi un riposo restauratore è una buona panacea per poter ricaricare energia e continuare a mordere vita. Buona giornata!
Buona giornata a te, grazie
considerazioni amare su una quotidianità che non rispetta più nemmeno le aspettative della speranza: “sono stanco”! nemmeno la naturale propensione a un sonno che anestetizzi il dolore della “tagliola che c’è sotto” è ancora possibile. Testo particolarmente felice nel dipingere lo smarrimento di un 22 Gennaio: “al suo debutto ogni regola appare già vecchia, astrusa…” anche (forse) per il suo autore che ha appena iniziato un nuovo anno. “il riscaldamento brucia/ il freddo però non si scalda”. in questi versi, mi sembra, c’è un mondo! C’è l’invocazione di un amore più grande, superiore.
ottima e approfondita lettura, grazie
è un testo che mi ha molto colpito
e che a me è molto piaciuto scrivere
…..infine, si somatizzano tutti i disagi che presenta questo periodo della vita, e il bisogno di una pausa restauratrice dell’anima, diventa quasi un obbligo….
Bungiorno Flavio
Buongiorno Silvia, grazie
L’incertezza del vivere quotidiano in questi versi .che, ogni giorno diventa più pesante, e, noi più demotivati e demoralizzati. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire e ci incita a combattere queste distonie che amareggiano la vita. Buona giornata!
Grazie per la tua lettura
Prego!
Mi hai fatto venire in men te “La Cimice” di Majakovskij, stesse atmosfere, stessa tensione. D’altronde in questa quotidianità che ci circonda, i virus peggiori sono proprio gli idioti, i quali pensano di saperne di più, bluffando su loro stessi. Molto intensa, però, se quell’animaletto ti si avvicina per un po’ di calore, fagli una carezzina, lei è l’unica innocente. 😉
ti si attacca e vuole vivere, è un po’ come la poesia, grazie Antonio
verissimo !
in alcune tue poesie c’è un senso di ineluttabilità che sgomenta…ma è il vero
grazie