riposti sorrisi, bontà
e tutti gli ammennicoli natalizi
che ci vogliono tutti migliori
in pausa tra guerriglie
per raccogliere morti e firmamenti
dati in pegno al pugno di neve
sempre pronto a riscaldare il cuore
tutto denso e paludato
in abiti rossi, uguali, blu omicida
ironia rima con malattia,
maestro con estro, voglio in faccia
il tuo canestro,
amore è una peste miracolosa
ripresi i denti, ti amo predatore,
predatrice mia diletta
sempre pronta a perorare
poi a sforare anacronistiche promesse,
riprese le unghie rosso colazione,
le stesse tutto l’anno
aggressivi nitidi ferini
e i segna lingua, spediti gli inviti,
a generose prede
quando la rabbia diventa denuncia vibrata, gridata! Nessuna impotenza operativa può dismettere lo sdegno urlante e urlato di ciò che ci accade attorno. Perché ciò che ci accade attorno rischia di essere in qualche modo, ciò che ci accade dentro. E questo è inaccettabile.
Un testo che ho percepito forse erroneamente, come un allerta. Grazie Flavio
grazie a te! buongiorno
Sciabolate nella giungla delle retoriche, il predatore preda del suo stesso amore resiste alle rabbie maturate …versi potenti .fendenti.
grazie
La preda fugge per essere rincorsa. Buona giornata!
buona giornata anche a te
L’amore fa promesse che di solito non si mantengono…non esiste preda senza predatore, alcune volte è difficile distinguerli.
difficilissimo
…..in realtà siamo tutti predatori, finchè le nostre prede non ci spiazzano…
Buon giovedì Flavio
una bella perla di saggezza, grazie e anche a te
Ciao Flavio!!! Parole forti e sagge….un bacio
Oh ciao Titti, grazie! Da quanto tempo!
Sì… Taaaanto! Ci sono 😊🙏
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