Il Duemiladiciassette
fu così caldo da costringere
rose recise a gettarsi in acqua.
Il Duemiladiciotto
si ammalò in fretta
non ebbe tempo di sbocciare.
Il duemiladiciannove
fornì impressioni altalenanti
da fissarsi su lastre fotografiche,
conservate fino al momento
in cui la luce fece scempio.
Il Duemilaventi
scalciò ogni certezza,
nessuna verità,
in favore dell’illusione
di finire in fretta,
cucendo bocche e naso
all’impossibilità di dire addio.
Lucidità e realismo in una poesia degna di questo nome. Mi piace. Molto.
Grazie Angela, una buona giornata
Grazie. Sereno giorno a te!
Tracce evidenti, di stagioni ultime, che la memoria stringe a sè….
Buon martedì Flavio
Grazie Silvia, buon martedì
I sentimenti ,come le rose cambiano nel tempo.
le strade sono spesso strette come in questo tempo
Hai ragione. Buona giornata!
buona giornata a te Donatella
Biagina Danieli (da FB)
non saprei dire per gli altri anni, ma i tuoi versi per il 2020 fanno male, colpiscono duro come di solito la verità. complimenti
una spremuta di tempi non facili, l’impossibilità di dire addio al 2020 è subordinata alla pandemia; credo che fra tutti quelli degni di nota sarà l’anno più indimenticabile proprio per gli strascichi importanti che ci ha lasciato. Buongiorno, ( anche se fa freddo meglio arieggiare e respirare aria nuova 🙂 )
ci ha lasciato quello che non abbiamo, la serenità
pur se lentamente la recupereremo, almeno in parte
poesia della realtà, dura perché così è, ma ci proviamo comunque, a vivere
dobbiamo, senza essere rinunciatari
…e il duemilaventuno? come lo vedrai?
crepi l’astrologo
L’ha ripubblicato su Vijayagiri views.
Dal 2014 ad oggi anni travagliati e difficili Ma il 2021 aiutato da una stampa di regime ha già innescato la tragedia di avere in parlamento un pazzo bipolare che a piede libero detta legge.
Molto bella,Flavio. Davvero.
Grazie Giovanni, gentilissimo
stamo messi maluccio qua…
conto sul movimento dei pianeti, che transitano… non si fermano e dunque… (tanto, peggio de così… no?)
eggià