Spandi il verbo,
tenendo bene in mostra il culo
sfinito dalla stanchezza
di tante sedute.
Nulla risarcirà la storia,
né il mancato talento
per quanto usato male,
del non essere nato dio
e aver sbattuto la faccia
contro una somma di vasche
fin da sempre.
Ancora ammiccano
orli di palpebre,
le loro chiese saltate.
I porci barbuti urlanti
dio è grande!
Gli schizzi di sangue
affievoliscono
dopo il primo oltraggio,
scrivono sulle piastrelle
che non c’é amore.
Angoscia e tristezza, perché manca amore.
senza dubbio, e non ti nascondo i contenuti fortemente anti fondamentalismo del pezzo
l’umanità è al collasso per sua stessa scempiaggine, basterebbe l’amore a supplire dove manca la ragione
questi radicalisti islamici non li sopporto più
Qualsiasi estremismo e radicalismo conducono a follia
“i porci barbuti urlanti dio è grande!” e questo già basta: terribilmente attuale!
direi di sì
Ove regna una martellante ossessione, al di fuori di qualsiasi ragionamento logico ed obiettivo,si raggiungono degli estremi allucinanti , e violenti, che non conoscono minimamente l’,,essenza d’amore
e di questi estremismi non se ne può più, malgrado l’inquietante passato coloniale della Francia
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è una riflessione in versi di un tema veramente complicato da affrontare e l’hai fatto con educazione e lucidità…la risposta giusta sana di un uomo libero….
ti ringrazio
a te
Caro Flavio, trovo questa poesia davvero bella ed intensa; in particolare mi colpisce questo passaggio, spietato ed efficace nella sua lucidità: “Nulla risarcirà la storia/né il mancato talento / per quanto usato male,/ del non essere nato dio/ e aver sbattuto la faccia/contro una somma di vasche/fin da sempre”.
Complimenti e buona giornata Flavio!
grazie Vincenzo e buona giornata a te!
Tremano gli occhi… Uno squarcio si apre nel cuore… Versi che sibilano… Molto bella nella sua interezza. Buona serata Flavio.
grazie e buona serata a te