Il nome non ha importanza; hai sempre pensato
si chiamasse in modo straniero, forse per via di sua madre.
Il non detto è parte integrante della poesia, così come il silenzio è per la musica. Arcano è mistero, divinazione, interpretazione della realtà e di quanto a venire attraverso i tarocchi. Quel che non viene mai detto, ma si legge tra le righe di questo libro, sorta di convitato di pietra, è l’ancestrale. Quanto l’autrice dice di sè, della sua storia personale che si fonde indissolubilmente con il legame con la sua terra, la Puglia. La mia, non vuole essere una recensione e nemmeno una nota di lettura, conosco Angela da anni, ho letto diversi suoi libri a partire da Personale Eden, ne ho seguita la scrittura e la sua progressiva maturazione. Arcani, uscito quest’anno per i tipi di Achille e la tartaruga Editore, rappresenta una prima tappa decisiva nella maturazione di Angela, è un libro importante, di cui consiglio vivamente la lettura. Il libro è reperibile qui:
eccone alcuni estratti, ognuno dei brani scelti è tratto da una delle sezioni, ad esclusione dell’ultima di cui ho inserito più frammenti, in cui l’opera si divide:
da Claire (della solitudine e altri ritorni)
§6
Il sole pendola a un’ora ferma sulla grave
a sud di primavera anticipata; una sequenza
di rotti vetri colorati e legni e un ciondolo
appeso alla cipria del cielo, sul collo di un
pomeriggio casuale. Claire vede il verde
di occhi echeggiare alla parete carsica;
meraviglie nascoste dietro fessure di silenzio
e gatti in bilico tra troppe vite. Un falco sorvola
il luogo del prossimo nido incurante della sera
incipiente e dei suoi colori. Giochiamo a dare un senso
alle parole, che ci fraintendono prima della buonanotte.
Si sfuoca in lontananza la visione e per oggi siamo
fermi in questo cerchio, affacciati a un balcone .
*
da I giardini del mago (del tempo e altri percorsi)
§7
E alla pietra, dunque, lascio la profezia
dei giorni passati ad aspettare che
la storia raccontata a bordo sonno
diventi inciampo e ri-conoscenza.
Il vento fa dell’erba melodia sottile
fino alle ginocchia ancora illese e
nude; le cadute aspettano in difese
nuovamente il loro turno.
Abito l’antro dei miei avi; una cavità
graffiata nella nudità del risveglio,
appena dopo il sorgere del sole.
La radice nella sua ricerca
sfiora la volta e tace del ventre
in cui torniamo all’origine, risalendo
interstizi contro gravità e abitando
nuove prospettive.
Scomodi, in questa posizione umana,
attraversiamo spazi sospesi tra due sponde.
*
da “Ein jeder Engel ist schrecklich” (dell’incerto e altri dettagli)
§10
infiniti ostacoli infiniti
la crepa sul muro,
la siepe e la siepe,
reiterazioni di affanni,
trottole senza dimora;
eppure, dove non ti aspetti,
dove nemmeno tu
hai speranza di trovarti,
nuovi orizzonti radicano.
Non è un caso
la parola che ci accomuna,
il silenzio che avvicina,
lo sguardo inerme su giorni
e giorni da rincorrere,
spossati da bauli vuoti e
tesori mai riconosciuti.
Possiamo farcela, credimi,
anche perduti come siamo.
*
da Falling (caduta)
Profetico van Gogh, il suo campo graffiato,
i corvi troppo loquaci e le sue strade
senza punto di fuga. Accade, così,
di diventare fiume tra due sponde
nella croce da montare pezzo a pezzo.
Ho una sola salvezza, ora tra le dita,
nonostante l’artrosi circostante, l’en passe,
il giro di tango. Marzo porta sempre con sé
una follia e il mal di stomaco acconsente.
Qui, nonostante la terra copra le salme,
luce e fioritura si sperano comunque.
*
Nella terra bagnata decadente e struggente,
nel suo odore di ieri e bellezza,
inizia a fiorire la lavanda, le mie origini,
un messaggio tra opposti, rosso e azzurro che
s’incontrano tra pietre e gocce, in metamorfosi.
Nel ritrovarsi, raccolgo spighe a bordo strada,
mentre s’approssimano nuvole scure dietro la casa
dalla mezza finestra aperta sulla piazza vuota.
Dove non sei tu incomincia a piovere;
si fa intenso il verde, carnale, prossimo
al desiderio dei tuoi occhi, malachite
che cura il cuore in rovinosa caduta,
giada e acqua, che mostrano il fondo
dove annegare, in trasparenza e lontananza.
*
L’impersonalità appartiene ad altri, non a me
che abito di pelle e mani cespugli di rovi e rose,
sfiancando buonsenso e cautela, sfidando
genealogie di saggi, per il respiro di marzo,
prima delle idi, acque nascoste alla vista,
radici amare, stessa terra e voli altissimi.
Bruci anche più della prima ora, quando le nuvole
erano ancora una possibilità. Adesso, per quel
per sempre,
la pioggia è solo un leitmotiv. Si arrende
anche l’ultima goccia di diplomazia.
*
La sera del venerdì santo il paese vecchio si fa folla e inquieta bellezza; l’occhio si ferma; forse è la luna, che s’affaccia alla fine della strada, forse tu, che baratti un sorriso con la fine del giorno; campi verdi di prossimo grano, reggi nei tuoi palmi una volta (incipit e cielo); guarda la signora senza risposte, argentea e muta, e il letto nero lontanissimo, dove si riflette il ricordo di stradine imbiancate e case vuote; un cristo traballante sale tra le pietre sorretto da dubbi e attese e torno ai passi dell’orologio della piazza, ai battiti scanditi dal giorno, al colore delle tue scarpe e dei miei pensieri, in questa mattina di grafite, così fragile che si potrebbe piangere.
*****
Angela Greco è nata il primo maggio del ‘76 a Massafra (TA). Ha pubblicato: in prosa, Ritratto di ragazza allo specchio (racconti, Lupo, 2008); in poesia: A sensi congiunti (Smasher, 2012); Arabeschi incisi dal sole (Terra d’ulivi, 2013); Personale Eden (La Vita Felice, 2015 – segnalato al XXIX Premio di Poesia e Prosa Lorenzo Montano sez. Opera Edita); Attraversandomi (Limina Mentis, 2015, con ciclo fotografico dell’autrice e di Giorgio Chiantini); Anamòrfosi (Progetto Cultura, Roma, 2017 – 3° classificato ex aequo al Premio Internazionale Patria Letteratura 2017); Correnti contrarie (Ensemble, Roma, 2017); Ora nuda, antologia 2010-2017 (Quaderni di RebStein LXVII, 2017); Ancora Barabba (Collezione Bocche Naufraghe, YCP, 2018); All’oscuro dei voyeur (YCP, 2019, prefazione di Franco Pappalardo La Rosa e disegni di Angelo Bruno).
Le sue poesie sono incluse in numerose antologie nazionali ed internazionali, riviste letterarie, siti e blog e nel 2019, “Claire” – inclusa in Arcani – è stata segnalata nella sezione Raccolta inedita del XXXIII Premio di Poesia e Prosa Lorenzo Montano.
È ideatrice e curatrice del Lit-blog Il sasso nello stagno di AnGre (http://ilsassonellostagno.wordpress.com/).
Commenti e note critiche sono reperibili all’indirizzo https://angelagreco76.wordpress.com/.
FLAVIO!!!!! la musica è straordinariamente bella!!! e contiene in sé, davvero tanti miei affetti ❤ caspiterina se è vero che mi conosci!!! e come suona bene sulle note del senso profondo del mio Arcani…che ti abbraccerei adesso lo sai!!!! Grazie di cuore per quest condivisione fatta con cuore e rispetto, oltre che con stima e amicizia, che ricambio. hai messo in luce, scegliendo con cura, tutte le sezioni del libro e………sono felice!!!!!!!!!! grazie grazie grazie!!! [giorno 3 ti faccio spedire il cartaceo, volevo avvisarti]
ti ringrazio per stima e affetto che contraccambio, il libro è straordinariamente bello e ovviamente ne consiglio acquisto e lettura
grazie ❤
L’ha ripubblicato su Angela Greco (An Gre) poesia.
Che meraviglia, quanta bellezza!! Una penna preziosa Angela Greco, complimenti davvero, devo assolutamente leggerla. Un grazie a Flavio Almerighi per la stupenda proposta!!
Grazie Gisella per lettura e apprezzamento
Grazie di cuore, Gisella! Rinnovo qui,oltre che su FB, la gioia di leggere un commento come il tuo. Prezioso.
MERAVIGLIOSA Angela Greco! meravigliosa!
la sibilla e gli arcani hanno sicuramente un legame! perdonami per la battuta, che spero non risulti sgradevole; l’ironia fa parte anche della mia poesia e anche in questo libro ve ne è. Ti ringrazio di cuore, grazie grazie grazie per la gioia che leggo tra le parole del tuo commento. Felice.
Si la Sibilla è quella cumana☺️ hai una scrittura che diventa piacevole ad ogni verso.. Molto contenta di averti conosciuta meglio! Buona giornata Angela
Grazie 🌹 buona giornata anche a te!!
lieto ti sia piaciuta questa lettura
Grazie a te!
Non ho parole! Un vero piacere, grazie.
grazie, buon venerdì
Grazie di cuore!! Sono felice dell’esito positivo che la mia poesia ha sortito. Grata.
Complimenti ad Angela Greco. Seguendola, avevo già letto di Arcani.
Grazie per questi estratti. Prenderò il libro.
Un sorriso – a presto, buona prosecuzione.
ne sono lieto
Grazie di cuore, Irene 💕
belle…
sì
sì
Grazie!
🙂
brano straordinario e bellissimi versi!
Grazie!
sì ottimi
Grazie!
A te…
ho letto solo adesso in un angolo di tranquillità. Non c’è dubbio, è una scrittura che affascina e chiama prosecuzione. Grazie per la proposta
a te per la lettura
Grazie, Daniela!
Grazie a te 🌹
GRAZIE DI CUORE A CIASCUNO!! E a Flavio, un pochino di più 💋
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