Non si abituerà,
Augusta non è Ada.
Porta in petto il vampiro,
uomo murato vivo e fratto.
Il mondo non interpreta
l’incomprensibile quando
tutti hanno oltre vent’anni…
… e Tom Waits non ha più
la sua bella voce copernicana
di vampiro etilico.
Adattamento truccato da esperienza,
sarà utile in futuro.
La gemella di Augusta Liszt,
Ada, trent’anni in meno,
ha lo stesso seno, stesso uomo
e molte sfrontatissime ragioni
a sostenerlo.
Le forme non lasciano pensare,
qualcuno finirà
col perdere la testa.
Resta sensazionale l’idea
che il più sia fatto.
Buongiorno, Flavio. :-*
a te
Leggi del mio “problemino” coi commenti, se puoi:
https://ilcielostellatodentrodime.blog/tutti-i-miei-commenti-finiscono-nel-vostro-spam/
A quanto pare, non con te.
:-*
L’esperienza dell’anziano sarà utile?
L’anziano tende a dimenticare
stupenda Flavio!
ti ringrazio per la lettura
Tornando alla poesia… non posso esprimermi, in merito, perché non l’ho capita bene. A che vicenda si riferisce?
nessuna in particolare, ognuna se la canti e se la suoni come preferisce, mi è piaciuto accostare certe parole a una metafora di donna
In effetti, posso interpretarla a modo mio, come se non fossi io a leggere la poesia, ma la poesia a leggere me, dentro, giusto?
A gusto, apprezzo molto la voce copernicana di vampiro etilico di Tom Waits, è un dire stiloso…. e il nome dice molte cose. Ada secondo me è più umile e semplice di Augusta, che sembra abbia velleità, in base al nome.
Magnifici versi, poi:
Ada, trent’anni in meno,
ha lo stesso seno, stesso uomo
e molte sfrontatissime ragioni
a sostenerlo.
Criptico il finale, devo ragionarci. Come vedi, io adoro cantarmela e suonarmela. Povere Ada e Augusta… innamorate, d’uno stesso stereotipo.
:-*
il finale è la cosa più semplice, quando arrivi alla mia età, il più è stato fatto
Ah, ora ho capito. Sono un po’ lenta a capire, a volte.
:-*
ah, dimenticavo, Tom Waits:
Burlone! XD
L’espressività della voce, col piano lento su sfondo, è magica.
Anch’io amo Tom Waits, ora. u.u
Di’ a quella che ha trent’anni di meno di farsi da parte con tutte le sue sfrontatissune ragioni.
🙂
Ciao, Anna. Per favore, leggi: https://ilcielostellatodentrodime.blog/tutti-i-miei-commenti-finiscono-nel-vostro-spam/
Un sorriso, e a presto leggerti.
Irene, quella che sorride sempre
A cosa non si abitiuera’, Augusta?
questo è ancora tutto da scrivere
Ecco, mi aspetto che la gemella di Augusta muoia, porella.
sicuramente, mangiando un’amatriciana troppo abbondante
Poco poetico. Ada è eterea, si merita una fine migliore. Lei andrà verso la bruma e l’acqua le arriverà fino agli occhi.
alla Virginia Woolf insomma
Esatto, anche se Ada non scrive poesie, lei, solo, sogna. Inseguiva un sogno al di là della bruma e nel sogno svanì. Povera Ada