sono tua moglie, le tue doglie,
il serpente piumato dell’età d’oro
mi accanisco sui tuoi resti
per restare sul mio piacere
salto improvvisa sul tavolo
a unghie spianate rovescio l’architettura
a volte spalanco le cosce
ma la visione è limitata, sono ovvia
non mi lasciare
non ho altri che te
eppure non c’è odio migliore
nel sentimento di ogni giorno
quando il portacenere è colmo
e turba il più accanito dei fumatori
non ho pubblico, ho privato
non smetto l’impossibile. mai
Ciao Flavio
che urlo di amore, odio, necessità e godimento
questo è! Ottima chiusa.
Grande!
Un abbraccio
Chiara
grazie Chiara, un abbraccio
Grande!!
grande anche tu, buongiorno
Complimenti! Bella poesia.!
grazie per la lettura
Il filo d’erba è telepatico, vola!💙
che poesia complicata, di carattere ambivalente, quasi femminile
la poesia è femmina
Una meraviglia durissima. Vale per la poesia è per molte altre cose. Un abbraccio
a te Francesco, grazie
simbolismo impresionante. WOW.
grazie per la lettura
il piacere è tutto mio 🙂
bellissima ! amore e odio binari nel rapporto unico intimo con la poesia, grazie
grazie per la lettura
bellissima
carnale
divina
e ferina
da amare infinitamente e per sempre
con la consapevolezza di non esserne traditi mai
prova a metterle il guinzaglio o a tagliarle le unghie…
Dici…se sei capace di sussurrarle…non ti mordera’ mai, e se lo fa sarà per gioco 😉
valuterò 🙂
Tremenda. Stupenda
ti ringrazio
🤗
Un coraggioso e veritiero ritratto della vita a due. Secondo me c’è tanta energia
grazie