Alla memoria di Mark Hollis, ex cantante dei Talk Talk, deceduto ieri.
Per saperne di più:
https://it.wikipedia.org/wiki/Talk_Talk
Che peccato
E’ un peccato credere di poter fuggire
“Una vita diversa per ogni faccia”
E si cambia
Finché infine non esce un otto
Dici di rilassarmi, ti fisso e basta
Forse non sono sicuro di dover cambiare
Una sensazione che abbiamo in comune
E’ un peccato
Che peccato
Assegnami un numero con rabbia
E’ un peccato
Che peccato
Assegnami un numero di fretta
Che peccato
Questa urgenza di cambiare
Che peccato
Il dado decide il mio destino
Ed è un peccato
Tra queste mani tremanti la mia fede
Mi dice di reagire, “Non m’importa”
Forse dover cambiare sarebbe sfrontato
Una sensazione che abbiamo in comune
E’ un peccato
Mi dici di cambiare, ti fisso e basta
Forse non sono sicuro di dover cambiare
Una sensazione che abbiamo in comune
E’ un peccato
Che peccato…
TESTO ORIGINALE
Such a shame to believe in escape
A life on every face and that’s a change
Till I’m finally left with the eight.
Tell me to relax
I just stare
Maybe I don’t know if I should change
A feeling that we share.
It’s a shame
Such a shame
Number me with rage.
It’s a shame
Such a shame
Number me in haste.
Such a shame
This eagerness to change
It’s a shame.
The dice beside my fate and that’s a shame in these trembling hands.
My faith tells me to react I don’t care
Maybe it’s unkind if I should change a feeling that we share.
It’s a shame
Such a shame
Number me with rage
Tell me to relax
I just stare
Maybe I don’t know
If I should change a feeling that we share.
It’s a shame
Such a shame
Number me with rage
Such a shame write across my name.
Such a shame this eagerness to change.
Mi piace molto questa canzone 😀
sì, un’altro tempo, un’altra epoca, ma è rimasta bella
Canzoni e artisti che ci hanno accompagnato negli anni dell’adolescenza. Impossibile dimenticarli ❤
Concordo in pieno con la mia amica Pina! 🙂
questa in assoluto su tutte
è quella che più si ricorda
beh, anche Such a same è un brano che non si dimentica facilmente
grande artista, il punto di passaggio tra pop-rock e post-rock, come se l’anello di congiunzione fra la fine di un secolo e l’inizio di un altro, fosse per lui roba di poco conto, invece…
Peccato che poi abbia scritto poco, ma rimane quello fatto prima come una serie di capolavori incancellabili, e non si è mai venduto al dio soldo. Un artista vero !
Grazie