tu, stai bene
guarda com’è luminoso il giorno
ci sono cose sospese
in questo attimo che scivola
e lascia aspettative inconsuete
che sia tutto meglio
che non sia un peccato, l’amore,
di uomo, di donna, carezze
che non uccidano
è pensiero sacro
vedere oltre il gesto
l’Amore e l’Errore
sapere che ognuno impara
perché c’è un tempo
che i veli cadono dagli occhi
a volte è un salto
a volte è questo andare sicuri
tu, stai bene,
usa il potere che hai
cambia il mondo
ama
di Mariangela Ruggiu, qui:
https://www.facebook.com/mariangela.ruggiu?__tn__=%2CdC-R-R&eid=ARAVqKn1yKBvYCwKUNT-84fT7dXq2gC01y_zGiNONNW9m1ZQtxzee7fE-P259FWBFQ6NWVItbzEg-X2R&hc_ref=ARRGeKy46C_RWeYNFDScmnA85cRaaqVJ3iHlIBekHsp3DBBqDQgpfHOnDEIdG6H6ziI&fref=nf
*
L’UNICO BATTITO
Apparteniamo,
me l’ha detto stasera il suo pianto
disperato
come un bambino che si perde.
Si era persa infatti
seppure stretta nella presa dolce
del mio abbraccio inutile.
Lei cercava la sua casa piccola
l’aria di latte, i suoni noti
nelle stanze. L’unico battito
che era il suo, dentro la bolla.
Ho seguito lo scorrere lento
della mancanza, goccia dopo goccia
sotto le tempie
fino ai bordi piegati delle labbra,
verso sentieri di solitudine.
Conosco l’aridità del paesaggio
attorno -anche se in fiore-
se una soltanto
è la voce che cerchiamo.
Apparteniamo
forse per nascita, predestinazione o scelta
a un genitore a un figlio a un uomo,
ognuno a modo nostro.
È il nostro modo di vivere il mondo
in fondo
– quasi sempre o quasi mai –
soli.
di Annalisa Rodeghiero, qui:
https://www.facebook.com/annalisa.rodeghiero?__tn__=%2CdC-R-R&eid=ARBB-6S6Gs5TANC4x0kt8fSlyJ381XjiIuKBESN8nmzTptG7RBZs3fUmneIXNWfnwAC4o3LfEwYS3t-t&hc_ref=ARQFR7bzeXoOF0f9UMiqR8omOK-bRmOpTendmZ6UaOnlS_Loku7TbvaGscsj70zCIUk&fref=nf
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…FITTIZIA LA PELLE
sopravvive ai pesi delle convalescenze
lunghe funestate dai giocattoli vedovi
delle primavere
sbattute tenere tombe
nel grembo della terra
Smarrita pelle fittizia
tra il disgusto e il senso vedovo
sopravvive male giorno
nel contenitore
mai prosciugato seme
interrato nella pausa dei fiori
E tu Angelo
postato nella rete
spinata dei luoghi in Croce
nel tentativo di bilanciare gli equilibri
con le ali
non obliare le spalle impassibili
accoppiate sotto ai cuori degli uomini
infelici che mutano e saltano
nel vuoto
dei loro scavi
di Alfonsina Caterino, qui:
https://www.facebook.com/titti.barbato.3?__tn__=%2CdC-R-R&eid=ARAsDVRmifPtP7NItvTt3SEDvQoT3cBPzTLRGWwZzgxrFZgX60w0Arfd_4HKdUDJPmTqY3wkukhzPmz9&hc_ref=ARQTGgKK-z_NbrP07iGozKaIh6-MEQLA_SgdfjQdzfPTSsBYxvXBvihmfA7Mt5TwwZk&fref=nf
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Tra le stelle
Sono in piedi e avanzo lentamente
i piedi sepolti dalla sabbia.
Guardo in alto. Vedo nello spazio immenso
tra una stella e l’altra
l’oscuro nulla della notte immobile.
Temo che il buio ostacoli i miei passi
che un po’ di vento freddo mi rovisti il cuore,
che un soffio più deciso lo disperda
come polline sul mare.
Temo.
Ma nell’oscuro nulla il vento mi spingerà
più in alto.
Io ancora esisterò.
di Marcello Comitini, qui:
https://marcellocomitini.wordpress.com/2019/01/09/tra-le-stelle-parmi-les-etoiles-among-the-stars/
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Il fegato di Dio
Venne scomunicato per aver difeso
il fegato di Dio
Roque Dalton
Dio padre / gioviale
nello stile di Giovanni ventitré
disse / lasciate che gli scomunicati
vengano a me / lasciateli
abortisti / eretici
adulteri o gay
marxisti / sacerdoti sposati
guerriglieri
venite a me / liberissimi
che è vostro il regno
dei miei cieli
in certo modo devo compensarvi
per i soprusi innumerevoli
per le offese con enciclica
che i miei vicari
vi infliggono
fin dall’Inquisizione
ho il fegato dolente
venite da me scomunicati
figli miei
di Mario Benedetti, qui:
https://rebstein.wordpress.com/2019/02/02/il-fegato-di-dio/
*
Multietnica
Guarda!
Irina ha un accento russo
suona sous le ciel de paris alla fisarmonica
nel sottopasso de cavalleggeri al Vaticano
ti sorride, al passaggio
e ti chiede una monetina.
Intanto Guendaliña sta senza denaro e senza passaporto
passati di mano sul metrò
ma ha gli occhi che brillano mentre lo racconta
perchè intanto ti racconta tutto il suo paese.
Carmelo non lo conosco
ma non è qui
e non ci dev’ essere neanche nella vita di Cettina
che l’ ha tatuato sul braccio
e tira il riso ai piccioni
da una panchina della grande piazza.
Se ti volti,
il tevere, più in là, scorre come sempre
tranquillo
e se non ne sai il nome
somiglia tanto al tuo fiume.
Vedi amore?
C’è bellezza da vedere dappertutto.
Solo al rientro, in albergo,
mi son accorto che non c’eri.
di Franco Bonvini, qui:
https://bonvinifranco.wordpress.com/2019/02/03/multietnica/
*
Szymborskiana
La verità è che passa il tempo
e abbiamo sempre meno da scambiare
con le strade, con le case, con gli uomini
con gli odori, con i colori, con tutti i nostri noi
che vivono rinchiusi
lontano dallo sguardo del mondo.
Scrivere è prima di tutto stupirsi
tenere il capo della miccia
che s’infila sotto tutte le montagne
e che raggiunge tutte le vallate.
Il fuoco che sfida il nero del sogno
l’oro del lustro, il ghigno del giorno.
Scrivere è ritrovarsi in una casa altra
votarsi naturalmente ad essa
rassettare tutte le sue stanze
con l’ottimismo della tigre:
l’inconsapevolezza che tratta incautamente
tutte le consapevolezze.
Ma il gesto si fa sempre più controllato
e l’edificio necessita d’interventi
sempre più particolareggiati,
o forse le crepe danno troppa luce.
di Fernando Della Posta da Gli anelli di Saturno, Edizioni Ensemble srls – Roma, 2018: qui
https://unpostodivacanzasite.wordpress.com/2019/01/15/fernando-della-posta-gli-anelli-di-saturno/
*
La montagna
Le fragranze dei pini martellano la casa
portandovi clangore d’inerte solitudine
esistente e l’ebbrezza d’ogni morte e travasa
dall’alta recinzione l’inconscia moltitudine
ed è quasi picchiare con un’aguzza incudine
sulla testa di cielo la prigioniera evasa
oscillando pian piano nella similitudine
di labirinti al freddo di luna che si sfasa
nell’argento fremente sciolto in cima all’abisso
degli aghi conficcati dentro un sangue rovente
di vette abbandonate nel buio ove l’amore
dello sguardo ghiacciato come la neve e fisso
al centro del nonsenso profumava di niente
ogni luna ubriaca di quel suo alieno cuore.
di Irene Rapelli, qui:
https://ilcielostellatodentrodime.blog/la-montagna/
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prima lettura fatta…poi ci ritorno e ancora …..sono da gustare! Grazie Flavio!
grazie per la visita!
una bella colazione di caffè e poesia…grazie, ho conosciuto così un nuovo blog che seguirò. Buona domenica Flavio
Buona domenica… se arriva, ciao
fatica a ingranare anche per me…forse è meglio che metta il naso fuori…ciao
Grazie, Flavio. Ora rileggo – per bene.
Buona domenica.
:-*
buona domenica
L’ha ribloggato su Non di questo mondoe ha commentato:
Grazie a Flavio
grazie per il reblog
Sempre grazie a te
Grazie. Sono onorato.
onorato io di ospitarti
Grazie. Sei gentile.
L’ha ribloggato su marcellocomitinie ha commentato:
In ottima compagnia, grazie ad Almerighi.
grazie
Pingback: Da Flavio Almerighi – Alessandria today @ Pier Carlo Lava
grazie
Quando i “gioielli rubati” sono la Poesia, ritrovarsi a leggere i versi liberati dagli autori, rende lusso un movimento la cui bellezza scardina l’accentazione al privato…Grazie Flavio, per questo dono domenicale, molto emozionante.
grazie a tutti voi che rendete possibile questo domenicale
Bella selección, me gustó mucho, me atrevo a agradecerte en español, las palabras cruzan fronteras y por fortuna ahora tenemos por compañero al traductor de ahí mi atrevimiento. (Creo que pronto retomaré las clases de italiano). Me encanta leer poesía en tu idioma, creo que se puede saborear cada palabra. Gracias por compartir. Abrazos.
Muchas gracias y abrazos
questa rubrica ( se così si può chiamare ) è stata veramente una scelta azzeccatissima da parte di Flavio, anche stavolta una serie di poesie tutte molto belle, ognuna a suo modo particolare, ognuna con una propria capacità di vedere le “cose” e anche oltre.
Complimenti agli autori e un grazie ancora a Flavio.
P.s. caro Flavio non mi arrivano più le notifiche dei tuoi post, per caso mi hai bannato 🙂 🙂 🙂
ma scherzi? bannato?
scherzavo, comunque non mi arrivano le notifiche. Sai quanto mi faccia piacere passare a trovarti, pensa che credevo avessi diradato le tu pubblicazioni
non è che ti sei cancellato dai followers?
scherzi?
cmq ora controllo
vero, cancellato dai followers! Colpa di WordPress che inopinatamente mi ha escluso.
Rimedio subito 🙂
ottimo!
Pingback: Gioielli Rubati 25: Mariangela Ruggiu – Annalisa Rodeghiero – Alfonsina Caterino – Marcello Comitini – Mario Benedetti – Franco Bonvini – Fernando Della Posta – Irene Rapelli. — almerighi | CONSERVIAMO LA POESIA
grazie Flavio, è bello esserci in questa tua casa… bello incontrare altre voci e altri sguardi…
Sono sempre più convinta che la poesia debba essere donata in modo da poter passare attraverso letture d’altri e ricrearsi in chi la legge e impegna se stesso e il suo vissuto e il suo sentire, leggendola. Questo accade in me, scorrendo i tuoi “Gioielli rubati”.
Grazie Flavio, grazie agli autori tra cui alcuni amici cari, qui presenti.
grazie
Ciao Flavio
rileggere mi da sempre nuove emozioni. E qui ce ne sono tante. Davvero bravi, come sempre ma questa volta di più. Mariangela, Marisa e Annalisa le loro composizioni mi piacciono davvero tanto, anche quella di Marcello: poi ho letto quella di Franco e di Ferdinando bellissime, dimenticavo Mario, e si di fegato Dio ne ha tantissimo. Chi Manca? Non potevo certo scordarmi di Irene, bravissima, riesce sempre a mettere tutto il sentimento nella metrica giusta….chapeau!
Credo di non aver dimenticato nessuno. Grazie a tutti autori per questi gioielli. Grazie a te Flavio di ❤.
Un abbraccio
Chiara
Irene è un pezzettino di futuro per la poesia italiana
vero, sono contenta di conoscerla.
Un abbraccio
Chiara
Troppo buono e gentile, con me… o Flavio Almerighi.
Grazie! E anch’io sono contenta… d’incrociare i tuoi versi, in rete. A presto.
Irene