La melodia sfuma,
rialza un’ottava.
La strada sarà bella
tra bagliori di passato
non passato, trascorso
divaricatore di ricordi
tra le dita, sulla pelle:
la stessa da lupi,
quando dicono: va bene,
ma a pelle è un’altra cosa.
Non si colmano
le cunette sulle spalle,
non riesce nemmeno
il grigiore di ogni giorno.
Intanto esci.
Soffiano baci di comete,
il cuore arride in petto
pronto a riscaldare;
questo inverno preannuncia
tonda e balletto.
Eh.. è un classico sfumare l’ assolo, far credere stia finendo e dopo una rullatina ( o ona) riprenderlo un’ ottava sopra 🎶
mi conforta, visto che non sono proprio un musicista…
Oh, neanch’ io.. sono un musicante
Soave…. Buona giornata Fabio
Grazie, buona giornata anche a te (… Flavio)
Pingback: corrispondenze — almerighi – Antonella Lallo
grazie
Stupenda!
grazie per le tue letture
💜
Eh! Quelle cunette sulle spalle si colmeranno e anche la fossetta sotto il mento ❤. Bella sorpresa 🤗
Contento ti sia piaciuta ❤
Tutto ciò che è dedicato ha in sé bellezza altra; non poteva non piacermi e credo mi sarebbe piaciuta comunque, perché la tua penna mi piace.
grazie di cuore
Ma si figuri, dovere
❤
Che bella espressione! “Soffiano baci di cometa”.
Ma tonda, alla fine? A cosa alludi?
è un ballo popolare del XIX secolo
Aaah 😀 non lo sapevo!
L’ha ribloggato su sovrasenso bisbigliato.