Consumati dal destino

Vista l’età, crescere diventa sempre verde
fra tante chiese coperte da nuove costruzioni.
Uscendo da Angelucci tra una parata di cicale,
il senso dello spazio diventa distanza,
allegria lontana dove qualcun altro ride.

Molto tempo si è fermato a Sampieri
tra spiaggia e mare: non era Sampieri
non era tempo. Immobile, remissivo
chissà dov’è andato quel romanzo rosa.
Sarà un fuoco spettacolare, nessun treno.
Dunque, come leggere nuovi racconti?

Basterà una radio accesa a rendere poesia,
no, ad assuefare per qualche minuto sì.
Tutto sommato, il cielo è un portacenere pieno
dove, consumati dal destino,
vorremmo scuotere altra cenere.

8 pensieri su “Consumati dal destino

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