Milanese, giovane partigiano del rione operaio di Niguarda.
Una volta che avevo diciassette anni ed ero quasi a forza partigiano
trovammo nel perlustrare una cantina due fascisti
Senza le armi son come scatole svuotate
e a noi due morti in più portavan niente
Così li aiutammo a sparire a calcinculo
Ma poi anni dopo uno lo incontrai che aveva una bambina
e mi guardò e mi disse
Ti devo la mia vita e lei
E io pensai che se avesse vinto lui la guerra
non ci saremmo stati né io né i miei due figli.
*
L’inverno è già qui
Flavio Almerighi cittadino e antifascista
L’inverno è già qui, interminabile
ma pieno di mosche e zanzare
troppe, che le rondini si arrendono
senza condizioni, favole uccise
in nome di un ribaltabile
senso di rivalsa, la povertà
in ansia di un domani presente,
ogni giorno ogni momento
il futuro è sempre qui, scortese bussa:
qualcuno ancora chiede
chi parlerà in suo favore,
i più presi nell’odio verso chi viene
a espiare colpe non proprie.
La risposta migliore è
meglio contrattaccare che resistere:
la domanda ponitela tu.
Io sono per il contrattacco: la miglior cosa attaccare in silenzio, ai fianchi per andare al centro, al cuore. I partigiani hanno sempre attaccato hai fianchi e fortunatamente siamo qui a raccontare.
Un abbraccio
Chiara
ECCOLO QUA IL GRANDE DIFENSORE DELL’ITALICO RISPARMIO (!?)
INFATTI OGGI 29 MAGGIO
What ?
da FB
Luca Crastolla Bella la chiusa del testo: permane. Come le parole del parmigiano: la pelle si ribalta