Gesù Cristo, mi piacerebbe
essere di nuovo felice!
Caricarmi su un autobus
e, dopo la colletta, tornare a casa.
Non è più lo stesso senza te.
Preferisco non sentire
gli anni sbagliarmi addosso,
vorrei ascoltare altra musica.
Qui il più legale è un bandito.
Spiana la canna sotto il mento,
alzi le mani d’istinto
mentre ti vuota le tasche.
Sorride prima di spezzarti i denti.
In ogni epoca tutti sono amici,
fino a quando cominciano i soldi.
La scena si consuma,
l’avarizia divora, strappa ogni piuma
d’inutili orpelli ai vivi.
Bravissimo!
Ti ho commentato in altra sede. Confermo la notevole capacità espressiva/emotiva che riesci a suscitare (trasposizione letterale della sofferente emarginazione in cui l’egoismo e una desolante realtà hanno costretto questo vivere sempre più distante e distanziante. Un “preghiera” per un Dio che abbiamo scacciato ormai da tempo dalle nostre vite e che ricordiamo quando al grido della disperazione si aggiunge quello del sentirsi inutili e reietti.
Quadro vivido e graffiante che si potrebbe intitolare una tranquilla giornata di perdurante amarezza.
Bellissima, ma non è una novità!
Ciao)
Credo tu possa già sapere che mi piace. Ma voglio dirtelo.
Wünsche ein gutes Wochenende Gruß Gislinde