Proseguiamo con la rubrica dedicata alle interviste di autori, poeti e scrittori potenzialmente noti, modestamente noti, mediamente noti, molto noti; le interviste sono pubblicate qui su LIMINA MUNDI in linea di massima il lunedì (non è un’indicazione rigida, ma orientativa).
Il titolo dell’intervista che proponiamo oggi indica che lo scambio di domande e risposte è rapido e conciso. Nelle risposte non è permesso dilungarsi oltre tre righe. Colpo su colpo, come i bottai che ne assestavano ai fasci di legna della botte e ai cerchi che li stringevano. Attività dalla quale deriva il noto detto: “Un colpo al cerchio e uno alla botte”. Qui da intendersi non tanto nel senso di mantenere l’equilibrio in una situazione scomoda, ma, piuttosto in quello del convergere, tra botta e risposta, al risultato comune di raccontare con le parole dei poeti il mondo della poesia.
Questa è un’intervista “tipo” che sarà sottoposta anche ad altri autori oltre…
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Antonio Colandrea: Letto e poi sono andato su D a leggermi Pedro Pietri,poi Marina Pizzi e Alfonso Belardinelli,grazie.
Giuseppina Di Leo: “Trovo ispirazione alle fermate di treni e autobus principalmente. Le mie poesie sono bellissimi momenti di noia.”. Amo questa tua risposta Flavio, pulita e vera, complimenti.
Rosario Bocchino: bella l’intervista. Domande mirate e risposte acutissime. Ciao
Giuseppe Di Gianfilippo: interessante lettura, la risposta che mi ha colpito e mi è piaciuta di più è questa : “Trovo ispirazione alle fermate di treni e autobus principalmente. Le mie poesie sono bellissimi momenti di noia.”
Loredana Semantica: In certi passaggi così fulminante da lasciare spiazzati. Sorridenti e spiazzati.