Balletta sul foglio
scritta a macchina
con grafia incerta,
impossibile sopportare
l’eclissi.
Ombra tra me e il resto,
niente accende
la sera delle mie stanchezze,
specie di politicante
prima di un’elezione incerta.
Arrenditi all’universo.
Quando ero capitano di ventura
inseguivo giorni perduti
ora li fuggo, vattene!
Le viole sbocceranno ancora.
Mondo malato: difficile abituarcisi. Si, sbocceranno
meno male, almeno loro!!!!
Un abbraccio
Chiara
Molto bella tra le righe.