sonnecchiano trepide tenendosi per mano,
tornelli e ritornelli non fanno mai una piega
guardano avanti ripensando forse altre mani,
tortore che non si sa mai
quando si azzuffino o facciano l’amore
parlano fitto fitto senza studiare gli occhi
a tutte queste decadenze donate alla notte
quando avrebbero invece bisogno di riposo,
guardare il vento alzarsi e non vederlo più
o non parlare affatto, osservare la mietitura
implorando un copione commovente e bello,
donne dal presente enorme
da ritornar bambino chi non è mai stato
con una semplicità simile all’amore,
ultima menzogna
detta a fin di bene
… Qualche cosa mi sfugge…
Siamo abituati alle menzogne e alla decadenza da non farci più caso, purtroppo!
Gli animali, loro si che sanno vivere, senza pensieri oltre a cercar cibo ed ad accoppiarsi, senza bugie, senza doppi sensi: in ordine, cibo e riprodursi.
Noi no, complicati anche nelle cose semplici da stravolgerne gli eventi.
Così l’ho interpretata.
Un sorriso
Chiara
“da ritornar bambino chi non è mai stato
con una semplicità simile all’amore,”
Bello sarebbe, soprattutto dopo lunghi anni di vita in cui si è scoperto quanto di falso esista ovunque!
GBG
Magari non ci ho capito nulla, ma qui ci vedo un ottimismo che spacca il mondo.