la verità non si è mai saputa
(a Mirella Fornasari 1944-1980)
Pensi, sono un incanto
il Dodici partirò,
pensi, torno al mare
col vestitino color sabbia
sandali nuovi, pensi
sarò mimesi d’agosto
sembri un bambina
ginocchia sbucciate,
nessun timore a mostrare
di che pasta sono
le tue mutande, ora
come incendio splendi.
Serena e pensosa
la faccia distrutta
sarà dimostrazione
e materia di laurea
la verità, Mirella
non si è mai saputa.
A una delle tante vittime della strage alla stazione, vi prego non dimenticate.
Tu dimmi, di quante stragi abbiamo saputo la “vera” verità?
Ogni Pinocchio lustro e ben guarnito ad ogni commemorazione: grandi discorsi, grande commozione, fino al prossimo, alla prossima elezione. E tu cara Mirella sarai sempre nei cuori di chi ti ha amato e ti amerà per sempre.
Grazie Flavio
Un abbraccio
Chiara
Ero certa di trovare qui un pensiero-fiore all’altare della Memoria. Di queste e di altre gli italiani si affratellino, che qui da noi le tragedie hanno sempre due madri. No, non dimentichiamo.
Un grazie
Il nostro paese, purtroppo, ha la memoria corta.
Non dimenticherò mai…molti hanno dimenticato da subito.
Non scrivo di questi direttamente di questi temi (benché basti un salto sul mio sito per vedere quanto abbia fatto nel campo della “poesia civile”), perché sento fortissimo il rischio di cadere nella retorica.
Doppiamente bravo tu, che sei riuscito ad evitarlo; scrivendo come al solito molto bene.
Quanto alla verità, forse dal punto di vista strettamente giuridico non è mai venuta fuori, se non per qualche brandello. Però la Verità credo che in Italia la conoscano tutti, in fondo al cuore. Peccato che quasi tutti continuino a votare chi manovra un sistema che, non a caso, è stato tenuto su anche con le Stragi di Stato.
Il che conferma, che ogni popolo ha lo Stato e il governo che si merita. E spiega anche perché io non mi consideri italiano; e non solo provocatoriamente.
Ogni volta che vado a Bologna guardo l’orologio, penso alla piccola Angela Fresu..e sua madre appena 23enne.
Ho una ferita dentro da quell’agosto 1980 che non mi è ancora guarita
…… 😦 ……
dovevo partire per Trento quella mattina e solo per un caso fortuito (permesso lavorativo negato) sono partito la mattina del tre
°_° …quando si dice destino…
ma quello che ho visto la mattina dopo e l’odore che aleggiava, non lo dimenticherò mai