Da quali strane creature
ho affittato la sera!
Sale di stelle
e gioie di pregio
fino a notte fonda
senza festività da abolire.
Una sorta di diva etrusca
creduta morta,
la sposa è bellissima
col suo strascico sottile
d’organza e armonia.
Fa caso ai notturni
perfetti per dire,
la luna
non suona a orecchio,
al fare penserai domani.
già la luna suona sempre a spartito : declama e fuoriesce di note tra i sogni e le virtù del giorno. Una poesia intensa che emoziona per la sua capacità di essere visione, una pittura che sa avvolgere e trascinare. La chiave di lettura è sicuramente personale (almeno così mi pare), ma è indubbia e bellissima l’atmosfera di consapevole rappresentazione.
Penserai : ma che cosa ha detto?
Forse nulla, ma ti assicuro che l’intensità della scrittura è tale che non serve per forza entrare, mi basta “ascoltare”. Grazie Flavio, ciao
ma che bella.. 🙂
Musa, la luna avvolge in ricami
antichi e preziosi come le stelle:
danzano in armonia nel cosmo
a prescindere da come sarà
il domani.
Applauso Flavio
Un abbraccio
Chiara
….dalla creatura più strana. Te.
bellissimo questo scritto.
Ti leggo con interesse.
Ciao, Lucrezia.