Sbarre abbassate come al saccheggio
ecco il ritorno comunque torno
con le mani strette, e ho il sonno
infilato a lettere minuscole negli occhi.
Un viaggiatore raggiunge capitolo tredici,
il suo gatto è un affetto tardivo,
tutti vorrebbero amore tolta l’infezione
e immagini senza cinematografo.
Il ritardo ha girato un po’ a zonzo
poi è finito sotto un treno a reggio emilia
inutile terapia a un momento complicato,
dovevate dirlo prima che la iena morde.
Finalmente un po’ di chiara complicazione. Complimenti
Mi piace, il finale e anche la frase:- ho il sonno infilato a lettere minuscole negli occhi. Beh… mi piace tutta.
Un abbraccio
Chiara
Monica Guerra: Niente da dire, stai diventando uno dei miei poeti preferiti